La basilica di Superga, nota anche come Real basilica di
Superga, sorge sull'omonimo colle, a 672 metri sul livello del mare, a nord-est
di Torino. Fu fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento
alla Vergine Maria, dopo aver sconfitto i francesi. Per questo motivo è
considerato un "monumento celebrativo". Pare che il nome di Superga
abbia lontane origini longobarde e che provenga da una donna di nome
"Saroperga", proprietaria dei boschi del sito. Altra supposizione è
un nome di origine germanica: Serrapergia; tuttavia fanno parte delle molte
ipotesi, perché non supportati da fonti storiche certe.
Il progetto è dell'architetto messinese, abate Filippo
Juvarra, e risale al 1715. Alla cappella, posta alla sommità dell'omonima
collina, si può giungere attraverso strada o servendosi della tranvia
Sassi-Superga. La storia della basilica risale al 2 settembre 1706, quando il
duca di Savoia, Vittorio Amedeo II, e il principe di Carignano, Eugenio di
Savoia, salirono sul colle per osservare Torino assediata dai franco-spagnoli.
Vittorio Amedeo, inginocchiatosi dinanzi ad un vecchio pilone, giurò che, in
caso di vittoria, avrebbe edificato un monumento alla Madonna
E così avvenne: dall'alba fino alle prime ore del pomeriggio
del 7 settembre si scontrarono nei campi presso Lucento e Madonna di Campagna
le armate francesi e piemontesi e la vittoria arrise ai piemontesi.
Grazie alla vittoria nella battaglia, ancora prima della
fine della guerra in corso contro Luigi XIV (Guerra di Successione Spagnola),
Vittorio Amedeo fu incoronato re di Sicilia e sciolse il voto affidando la
progettazione dell'edificio al siciliano Filippo Juvarra (1711).
L'edificazione della futura basilica iniziò il 20 luglio
1717 e si protrasse per quattordici anni. Il ruolo di impresario fu affidato
allo stuccatore Pietro Filippo Somazzi, che, oltre che di una parte delle
decorazioni in stucco, si occupò anche di alcune opere in muratura.[3] Per
tutto il periodo della costruzione, si arrivava alla sommità della collina (672
metri, la seconda più alta di Torino) mediante un pessimo sentiero sassoso e
tutti i materiali edili venivano trasportati a dorso d'asino. Il 1º novembre
1731, alla presenza del re Carlo Emanuele III di Savoia, il tempio veniva
inaugurato con una solenne cerimonia.
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